MOSTRE
COORDINATE è un progetto biennale che prevede una serie di interventi di artisti che, dal complesso dei Magazzini Generali, si diffondono nell'area urbana circostante in dialogo con la città e il mondo.
Ispirandosi a quel laboratorio sociale ed economico che la Costituzione Livornina attiva e su cui si fonda la città di Livorno, si intende creare una topografia di pratiche artistiche volta a delineare percorsi urbani, derive, narrative autonome, in un territorio da riqualificare. Ogni intervento artistico corrisponderà ad un punto nello spazio da cui ha origine un luogo, una storia, un messaggio, una visione.
Not as representation è il progetto espositivo di Margherita Moscardini all’interno di Coordinate n.4. Una mostra personale riunisce per la prima volta le opere tratte dai principali progetti che l’artista ha sviluppato negli ultimi anni, legati al suo interesse verso la realizzazione di sculture intese sia come oggetti che come spazi praticabili che legalmente prendano le distanze dalla sovranità del suolo che occupano.
A cura di: Juan Pablo Macías e Alessandra Poggianti
Un progetto di: Carico Massimo e Fondazione Magazzini Generali
Con il supporto di: Regione Toscana, Comune di Livorno, Fondazione Livorno, Giovani Sì
Opening: sabato 16 novembre 2024, ore 17.00
Apertura al pubblico: 17 novembre 2024 – 25 gennaio 2025
Luogo: Magazzino 5, MG 48°50°, Porto di Livorno
Il nucleo di opere copre un arco temporale di circa dieci anni e include:
• Asylia (2015)
Una serie di quattro sculture progettate per uno spazio pubblico di Milano, ispirate all’idea di uno spazio extra-territoriale in forma di parallelepipedo di cemento nero. Le opere sono state presentate a Palazzo Reale di Milano nell’ambito della mostra 30 progetti per ArtLine.
• The Fountains of Za’atari (2017 – in corso)
Una serie di sculture di argilla che riproducono i cortili con fontana costruiti dai residenti del campo rifugiati di Za’atari, in Giordania. L’artista li propone come monumenti pubblici da riconoscere come res communes omnium, risorse comuni dell’umanità non soggette a sovranità statale.
Per questa mostra, il progetto si arricchisce di nuove opere create in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze (prof. Veronica Montanino e Marco Raffaele; studentesse: Mariapaola Diversi, Viola Evangelisti, Beatrice Giovannini).
• Bethel Chapel’s Annex (2023)
Un tappeto/scultura di 500 mq presentato come primo annesso mobile della Cappella di Bethel all’Aia (Paesi Bassi), dove una messa non-stop di 2365 ore ha impedito l'espulsione di una famiglia armena.
Realizzato con Derk Stegeman e Theo Hettema della Chiesa Protestante dell’Aia, il tappeto è pensato per essere attivabile ovunque sia necessario proteggere diritti umani attraverso la ritualità collettiva.
Visione
In Not as representation, Moscardini propone la scultura non come mera rappresentazione, ma come dispositivo attivo. Ogni opera è un’ipotesi concreta di spazio che sfugge al controllo, un luogo mobile, giuridico e politico. La mostra abita Magazzino 5 come un territorio di possibilità, in ascolto del mondo e delle sue crisi, dei suoi gesti di resistenza, delle sue derive comunitarie.
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