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COORDINATE è un progetto biennale che prevede una serie di interventi di artisti che, dal complesso dei Magazzini Generali, si diffondono nell'area urbana circostante in dialogo con la città e il mondo.
Ispirandosi a quel laboratorio sociale ed economico che la Costituzione Livornina attiva e su cui si fonda la città di Livorno, si intende creare una topografia di pratiche artistiche volta a delineare percorsi urbani, derive, narrative autonome, in un territorio da riqualificare. Ogni intervento artistico corrisponderà ad un punto nello spazio da cui ha origine un luogo, una storia, un messaggio, una visione.
La seconda coordinata prevede tre giornate intense di ricerca e incontri, alternate a pratiche creative che ibridano le esperienze di professionisti provenienti da diversi ambiti tra arte e scienza.
A cura di: Juan Pablo Macías, Alessandra Poggianti, Iacopo Seri
Un progetto di: Carico Massimo e Fondazione Magazzini Generali
In collaborazione con: On Air, Indicibile, Fondazione Lac o Le Mon, Kunstverein Milano
Con il supporto di: Regione Toscana, Comune di Livorno, Fondazione Livorno, Giovani Sì
Opening: 22—24 marzo 2024
Luogo: Magazzini Generali, Livorno (MG 48°50°)
Con Lo sguardo dal di fuori iniziamo a tracciare un percorso non solo geografico, ma anche psiconautico, attraverso incontri, proiezioni, seminari, dialoghi, happening, musica, libri e podcast dal vivo
Oltre venti interventi per confrontarsi insieme su percezione, coscienza e pratiche radicali, e ricercare vie più umane nella relazione tra individuo e società. Con un approccio olistico ed ecologico mettiamo in luce il carattere interdipendente della convivenza tra singolo e collettività, ma anche tra uomo e natura. Cerchiamo uno sguardo nuovo, più consapevole e aperto alla meraviglia: uno sguardo dal di fuori.
Collocarsi un passo ‘al di fuori di questo mondo’, come ben hanno fatto Boatto, Buckminster Fuller, Hoffman, Laika o Armstrong, Ginsberg, McKenna per contemplare, riflettere su questo rapporto millenario e vitale, per ri-inquadrare la scena e frantumare le sue precarie cornici, ci porta a mettere sul tavolo una infinità di approcci, di esperienze, di concezioni, che ci ridanno la opportunità di riprenderci quello che abbiamo perso: la nostra capacità di costruire, ma anche di vivere in accordo a cosmovisioni e sogni concepiti ben al di fuori della ratio moderna, vicini al reale e in divenire; al di fuori del senso comune, della lingua, collocati altrove, attraverso stati non ordinari di coscienza, nel contesto concreto dell’Universo.
Ospiti e interventi
Tra i partecipanti:
Katia Anguelova e Andrea Wiarda (Kunstverein Milano)
Claudia Caldarano (danzatrice/performer)
Lorenzo Curti (psicologo)
Federico Di Vita (scrittore)
Simone Esposito (ingegnere)
Emilio Fantin (artista)
Francesco Fonassi (sonic artist)
Holly Heuser (artista)
Indicibile (gruppo di sperimentazione)
Jacopo Natoli (artista)
Jessica Murano (ricercatrice)
Cesare Pietroiusti (artista)
Giuseppe Tagarelli (antropologo)
Jonathan Pouthier (curatore)
Progetti speciali
Tony Conrad, artista, compositore e violinista americano, è presente con due film ipnotici su pellicola 16mm:
The Flicker (1966)
Straight and Narrow (1970)
Curati da Jonathan Pouthier, i lavori aprono una riflessione sui meccanismi della visione e dell’esperienza percettiva.
Emilio Fantin presenta Incontri interiori, una scultura gonfiabile e immersiva che diventa spazio di narrazione collettiva.
Al buio, gruppi di sei persone condividono sogni in forma libera, dando vita a un flusso di immagini, memorie e racconti che si intrecciano in una trama poetica e universale: l’immagine guida.
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