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Mark Titchner progetta il Billboard all’entrata dei Magazzini generali come un landmark per uno spazio urbano di transito, si affaccia sulla strada per offrire al passaggio delle persone un rallentamento, una nuova percezione, una sosta ai Magazzini Generali. Un manifesto che, appropriandosi del linguaggio pubblicitario, si inscrive nel contesto di un’area di archeologia industriale su cui è in atto un processo di trasformazione.
Il testo in inglese, lingua madre dell’artista, viene tradotto nelle diverse lingue parlate dalle comunità straniere più numerose di Livorno e diffuso attraverso manifesti stradali nello spazio urbano. Le affissioni creano punti di connessione tra il fuori e il dentro, tra spazio pubblico e privato.
Le 13 traduzioni sono state possibili grazie a Erik Dizon Roderick, Alessandra Poggianti, Madalina Constandis, Edson Luli, Tanya Mir, Juan Pablo Macias, Negga Dou, Moez Chamkhi, Si Shi, Dizon Roderick, Ade Awofadeju, Yalcin Adil, Raffaele Vanni, Tatyana Bolonenkova, Nicola Bassoni, Aga Pawlak, Tamas Polocz
Il lavoro di Titchner viene poi riportato ed allestito nel MAGAZZINO 5, nuovo spazio dedicato ad eventi culturali che si inaugura in questa occasione. Al suo interno si apre un percorso espositivo con diverse opere dell’artista e un programma di performance, incontri e riflessioni per ripensare l’intera area, con Raffaele Vanni, Elena Sarno e Egon Botteghi, Duo Mix.
Erik Dizon Roderick, Alessandra Poggianti, Madalina Constandis, Edson Luli, Tanya Mir, Juan Pablo Macías, Negga Dou, Moez Chamkhi, Si Shi, Ade Awofadeju, Yalcin Adil, Raffaele Vanni, Tatyana Bolonenkova, Nicola Bassoni, Aga Pawlak, Tamas Polocz
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